Igor Moritz

April, 2021

Oil on linen, 51×40,5 cm

Daffodils, grapes and wooden horse, 2021

Oil on linen, 47×71 cm

Haggerston Blossoms, 2021

Oil on linen, 140×90 cm

The Deffodil Picker, 2021

Oil on linen, 140×90 cm

Jessica’s Scarf, 2021

Coloured pencil on paper, 42×58 cm

Jessica’s Scarf, 2021

Oil on linen, 140×90 cm

Longer Days Ahead, 2021

Oil on linen, 140×90 cm

Orange Carpet, 2021

Coloured pencil and oil paint on paper, 42×58 cm

She Lays on woven Dragons, 2021

Oil on linen, 90×140 cm

Still life with Daffodils, 2021

Coloured pencil and oil paint on paper, 59×42 cm
Biografia
  • Nato in Polonia nel 1996, è un pittore autodidatta, attualmente vive e lavora a Londra.
Formazione
  • 2015-2019 BA (Hons) Industrial Design, Bournemouth University (First Class)
  • 2011-2015 The Norwid Secondary School of Fine Arts in Lublin
Mostre personali
  • 2021 Daffodils, grapes, and wooden horses , A.MORE gallery, Milano, Italia
  • 2021 Roses and Castles [online], Thierry Goldberg Gallery, New York, USA
  • 2020 Wiosna 2020, Nil Gallery Paris, Paris, France
  • 2019 Figures, Unisex Gallery, Montreal, Canada
Mostre collettive
  • 2020 Antisocial Isolation, Saatchi Gallery, London, England
  • 2020 Nudes & Dudes, Lundgren Gallery, Palma de Mallorca, Spain
  • 2019 Delphian X Guts, Guts Gallery, London, England
  • 2019 A Long Way from Home, Delphian Gallery, London, England
  • 2019 Looking at You, Gedney Common, London, England
  • 2018 Contemporary Visions 8, Beers London, England
  • 2018 Delphian Gallery Open Call, Delphian Gallery, London, England
  • 2017 75 works on paper, Beers London, London, England
Fiere
  • 2020 London Art Fair 2020, Violets are Blue Gallery, London, England
  • 2020 SWAB, Granada Gallery, Barcelona, Spain
  • 2019 Pulse Art Fair Miami, Nil Gallery Paris, Miami, USA
  • 2019 Seattle Art Fair, Nil Gallery Paris, Seattle, USA
  • 2019 Sydney Contemporary, Nil Gallery Paris, Sydney, Australia
Premi e Residencies
  • 2020 Nil Gallery Residency, Paris, France
  • 2018 Studio Kura, Itoshima, Japan
  • 2018 Tryfon Art Residency, Molyvos, Greece
  • 2018 La Pizzeria, Berlin, Germany
  • 2018 Contemporary Visions 8, Beers London, England
  • 2018 Delphian Gallery Open Call, Delphian Gallery, London, England

Daffodils, grapes, and wooden horses - Opening 5th May 2021 - Visite previo appuntamento.

Igor Moritz – Daffodils, grapes and wooden horses

PRESS RELEASE

A.MORE Gallery, Milano è lieta di presentare “Daffodils, grapes and wooden horses”, prima mostra personale in galleria e in Italia del giovanissimo artista, polacco d’origine e inglese d’adozione, Igor Moritz, classe 1996, accompagnata da un testo critico a cura di Domenico de Chirico.

Il silenzio come prima parola o come parola prima della parola è ciò che risuona chiaramente dai grovigli di colore del giovane Igor Moritz. Si tratta di un silenzio carnoso, esso vive dentro e fuori il tratto, negli occhi dei personaggi rappresentati, dentro e fuori la loro bocca sino a sussurrare ronzii al di fuori della tela. Un silenzio non come risultato di un silenziarsi o silenziare qualcosa, ma un silenzio potente che dice nel non dire e accenna alla profondità degli odori del quotidiano. Un silenzio significante, dunque, come direbbe il filosofo e psicoanalista francese Jacques Lacan in contrapposizione alle parole intese come “necrologi del pensiero” secondo il dire “spettinato” dello scrittore polacco Stanisław Jerzy Lec.

Un non detto reso possibile dalla gestualità cromatica in cui l’atto pittorico regna indiscusso; per Moritz è come se il mondo fosse pregno di colore, come se esistesse una continuità gradiente tra la lingua di coloro che egli raffigura, l’aria che li circonda, l’ambiente che li accoglie e le parole non pronunciate da quella stessa lingua; tutto è colmo di significanza ed ogni cosa è eloquente nel suo sostare.

I ritratti di Igor Moritz flirtano con la mimesi, giocano con la prospettiva, con la cromia e con la forma, rendendo turbolenti e vivide le umane emozioni: ogni particella della tela è scossa. Questo modo di osservare la realtà e di donarla è una vera e propria via verso l’unicità. Un momento unico e irripetibile si consuma di fronte ai nostri occhi, il risultato estetico finale fornito dall’artista nella sua visione di un accadimento è dato nella carica inconfondibile di quello specifico silenzio e non di un altro. Quel tavolo che sorregge gli stessi narcisi, l’uva e i cavalli di legno non sarebbe più lo stesso se dipinto in un altro momento, poiché il suo silenzio richiamerebbe varianti diverse e scuotimenti stravolti.

Moritz utilizza magistralmente il colore, trasforma lo spazio alterandone la prospettiva e le proporzioni e distorce le figure umane, visibilmente cariche di silente pathos, al fine di mostrare quell’armonia viscerale e tumultuosa che intercorre tra il loro sentire e il coro sussurrato e univoco del mondo circonstante.