Daniele Antoniazzi
Biography
Nato a Conegliano nel 1999, vive e lavora tra Godega di Sant’Urbano e Venezia. Ha frequentato il Liceo Artistico “B.Munari” di Vittorio Veneto. Nel 2021 si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2025 si è diplomato al Biennio in Pittura nella medesima sede. Nel 2023 è finalista della IV edizione di “Artefici del nostro tempo” e il suo lavoro fa parte della mostra collettiva presso il Forte Marghera (Mestre). Nel 2024 è il primo classificato della XIII edizione del Prisma Art Prize (Roma), vince il Premio Galleria del “Premio Combat Prize” (Livorno) ed è finalista presso la V edizione del “Rea Art Fair” (Milano). Sempre nel 2024 partecipa alla mostra collettiva presso Libreria Minerva, organizzato da Progetto Giovani Padova con il progetto “Step by Step” XIX (Padova), alla mostra collettiva “Extra Ordinario Workshop” promossa da Vulcano Agency presso il Padiglione Vega Antares (Venezia) e alla mostra collettiva “Mood” presso la Plain Gallery (Milano). Nel 2025 è finalista della VIII edizione del “We Art Open” partecipando alla mostra finale presso Spuma Art Space, indetto da No Title Gallery (Venezia), partecipa alla mostra collettiva per il “Prisma Art Prize” presso la Contemporary Cluster (Roma) e nel mese del maggio inaugura la sua prima mostra personale presso A.MORE gallery (Milano).
Un attimo prima
Daniele Antoniazzi- Un attimo prima
Testo critico completo
A.MORE gallery presenta dal 22 maggio al 14 giugno 2025, la prima mostra personale di Daniele Antoniazzi, “Un attimo prima” a cura di Domenico de Chirico.
Daniele Antoniazzi in questa mostra pone l’accento su UN ATTIMO PRIMA, che preannuncia ciò che sta per accadere. Le opere in mostra raccontano una molteplicità di scenari vacillanti, in bilico tra avvenimento e disfacimento, carne e fango, subconscio e realtà, esistenza e oblio. Il lavoro di Antoniazzi si fonda principalmente sulla relazione tra la figura e lo spazio circostante.
Le scene prendono forma attraverso stratificazioni continue di colore, grazie alle quali soggetti e ambienti, rappresentati in modo particolarmente sfumato, diventano protagonisti di una danza elastica, spasmodicamente sospesa tra un’ampia dilatazione e una profonda fusione. Ne derivano atmosfere ambigue, in cui anche il paesaggio prende parte al “canovaccio psichico in atto”. I colori utilizzati dall’artista sono intensi, saturi e contrastanti, ma anche sfumati e liquidi. In questo modo Daniele Antoniazzi crea un’atmosfera sospesa e dinamica. La sua tavolozza include spesso tonalità che oscillano tra sfumature terrose e colori vibranti, riflettendo un equilibrio tra calore e freddo, tra luce e oscurità.
Nelle sue opere ogni elemento viene messo in discussione e interagisce con il contesto circostante, dando vita a configurazioni inaspettate, mutevoli e instabili. Situazioni all’apparenza ordinarie vengono sovvertite da presenze estranee o da atteggiamenti desueti, fuori dal loro contesto naturale, generando suggestioni visive mai del tutto nitide, ma sempre capaci di evocare sensazioni al tempo stesso familiari e inquietanti, in un equilibrio precario che continua a baluginare. Ne nasce un universo visivo in cui caos, imprevisto, anomalia e una dolce maldestrezza si fanno elementi indispensabili per il fiorire di nuove soluzioni estetiche e narrative.
L’artista non si limita a tracciare linee tra passato e futuro, ma, UN ATTIMO PRIMA, costruisce universi paralleli in cui la realtà quotidiana viene costantemente messa in discussione da elementi alienanti, che contaminano la scena e alterano la percezione dello spettatore.