Mario Schifano

Senza titolo (10), 1979-80

Smalto e collage su tela, 160×130 cm

Oasi, 1973

Smalto su tela, 200×93 cm

Senza titolo, 1973

Smalto su tela, 100×100 cm

Senza titolo, 1984

Smalto e acrilico su tela, 100×100 cm

Senza titolo, 1979-81

Smalto su tela, 80×60 cm

Senza titolo, 1975-77

Smalto su tela, 200×100 cm

Esso, 1979-80

Esso, 100×70 cm

Senza Titolo, 1970

Collage e tecnica mista su carta, 105,5×75,3 cm

Particolare per strada, 1962

Tecnica mista su carta intelata, 70×100 cm

Senza Titolo, 1970

Collage e tecnica mista su carta, 42,7×32,9 cm

Senza Titolo, 1970

Collage e tecnica mista su carta, 42,7×32,9 cm

Senza Titolo, 1970

Collage e tecnica mista su carta, 105,5×75,3 cm

L'Arte Sono Io - Opening 18 st November 2020

Mario Schifano – L’arte Sono Io

COMUNICATO STAMPA

A.MORE gallery è lieta di presentare L’arte sono io, mostra personale di Mario Schifano visibile a Milano, dal 18 Novembre al 19 Dicembre 2020, in Via Andrea Massena, 19.

A.MORE gallery, il cui focus è soprattutto sulla pittura contemporanea, non poteva non rendere omaggio in una delle sue prime mostre a Mario Schifano, uno degli artisti più significativi dell’arte italiana del dopoguerra, che ha avuto un’attenzione particolare per la pittura, considerata dall’artista una forma d’arte in grado di catturare il dinamismo della cultura contemporanea. Mario Schifano, infatti, è stato in grado di rivoluzionare il linguaggio pittorico, creandone uno inedito che è stato di ispirazione a molti giovani artisti contemporanei.

Negli anni Settanta, anni sui quali si concentra la mostra L’arte sono io, Mario Schifano ha condotto un’estesa sperimentazione pittorica che l’ha portato a lavorare con diversi materiali e tecniche, ed a confrontarsi con diversi stili. Il decennio che la mostra mette in luce è quello caratterizzato dalla produzione artistica più entusiasmante e intensa dell’artista, in cui rivoluziona il concetto di pittura proprio negli anni in cui la pittura viene ormai considerata obsoleta da molti.

Tra i lavori in mostra si segnala l’opera Particolare per strada (1962) ed un paesaggio anemico di grandi dimensioni degli anni Settanta, in cui è perfettamente riconoscibile la decostruzione degli elementi descrittivi, perfetto esempio delle opere che l’artista realizza negli anni Sessanta e Settanta come nuova forma di pittura di paesaggio contemporanea.

Gli elementi figurativi e cromatici vengono poi reintegrati, ma sempre con una peculiare ed unica visione che solo Schifano è riuscito a realizzare, nei lavori degli anni Settanta ed Ottanta esposti in mostra, come Palma e Gigli D’Acqua.

Ciò che più affascina della personalità di Mario Schifano è la sua visione contemporanea del passato ritenuto dall’artista “un ritrovamento, non da buttare via ma da recuperare” al fine di giungere al nuovo, al contemporaneo.